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Tarchetti, Igìnio Ugo.

Scrittore italiano. Nel 1865 abbandonò l'impiego presso il commissariato militare per dedicarsi esclusivamente all'attività letteraria e al giornalismo, che tuttavia svolse in modo discontinuo e disordinato. Abitò prevalentemente a Milano, dove si unì al gruppo degli Scapigliati, del quale fu uno degli esponenti più tipici sia nella scrittura sia nella vita privata, vissuta in modo disordinato ed eccentrico. Fu autore anche di versi (Disjecta, postumo, 1879), intrisi di sentimentalismo, ma il suo nome rimane legato ai romanzi e ai racconti, tesi tra un garbato umorismo e l'ossessionante gusto del macabro, tipico del suo tempo. Oltre a Una nobile follia (1867), primo della serie mai completata Drammi della vita militare, il romanzo più famoso di T. è Fosca (1869), rimasto incompiuto alla sua morte e terminato dall'amico S. Farina. Importanti anche i racconti di T., fra i quali Racconti fantastici (1869) e Racconti umoristici (1869) (San Salvatore Monferrato, Alessandria 1841 - Milano 1869).